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Chi è Alessandri     (a cura di Aldo Spinardi)

Alessandri nasce a Torino nel 1927. Ha abitato fino alla morte in Giaveno (To), in una casa chiamata Surfanta (dal nome del gruppo da lui fondato), che vuol dire Oltre la fantasia, e perciò qualcosa d'impensabile, d'imprevedibile, d'inspiegabile. Cerchiamo, tuttavia, con il suo aiuto, di interpretare le due opere che riproduciamo. A Casa Surfanta i barbagianni e le civette, ma anche il cuculo e l'usignuolo, s'intrattevano con lui quando intuivano che potevano bussare, con il becco, alle ante delle finestre, senza interrompere il suo ispirato lavoro.





Dica pure... 1979 / cm. 70 x 50

...mi rivolsi con fiducia a qualcuno più
autorevole di loro e di me:
psicoanalista, professoressa,
console, usciere di tribunale,
levatrice, impiegata dell'anagrafe,
critico d'arte, massaggiatrice,
teologo, portiere di notte, deputato,
infermiera, notaio, prostituta,
bidello; ma rimasi deluso perchè
appena voltavo le spalle, le mie
richieste erano già finite nel cestino
della carta straccia.


L'uomo è misterioso e tanto più Alessandri, che si trastulla con i mostri, le streghe, le anime dei cardinali, le donne bellissime: le sue inquietudini, i suoi desideri, i suoi sogni non li possono interpretare nè il bidello di scuola che conosce tanti alunni, così, superficialmente, nè la levatrice, che cava dal caldo il neonato, ma poi lo affida al destino, nè il notaio, che conosce i suoi polli, quand'è l'ora di spartire l'eredità; forse nemmeno il direttore spirituale, perchè a lui il penitente non dice proprio tutto, lo lascia indovinare; alla prostituta si possono chiedere prestazioni nelle quali l'uomo si mostra più simile alla bestia che ad un figlio di Dio, il portiere di notte è disponibile ad offrirti una "coperta" anche quando hai solo freddo e non desideri compagnia, l'impiegata dell'anagrafe conosce i tuoi anni, se sei celibe o sposato, ma non i tuoi crucci, il teologo è più vicino a Dio che non agli uomini, i professori aspettano soltanto l'intervallo per la sigaretta ed il caffè, il 27 del mese per lo stipendio e via annotando...
Alessandri, che si dimostra in ogni circostanza sensibile psicologo quanto esperto pittore, ha l'aria di lamentarsi ma non troppo: sa benissimo che nessuno dei personaggi ai quali si è rivolto può conoscere a fondo il suo animo, le sue inquietudini, ciò che desidera e ciò che fugge.
Ed è bene che sia così, il mistero si scioglierebbe, l'artista sarebbe conosciuto nella sua interiorità, e quindi l'interesse nei suoi riguardi scenderebbe a livelli misurabili con il palmo della mano.
Non sveliamo il mistero, anche perchè svelabile non è.





  Icaro era triste 1980 / cm. 70 x 60

Etere, aria, fuoco, terra, acqua.
Nella lunga discesa avevo ormai
constatato tutti gli elementi. Più
stavo penetrando in essi, più li
possedevo dal di fuori nei loro veri
significati. Questo fu il mutamento
sostanziale. Vidi
contemporaneamente il baratro
antichissimo dal di dentro e dal di
fuori; senza paura e senza gioia.
Senza emozioni. Vidi i cerchi
allargarsi sull'acqua e vidi che loro
erano rimasti lassù... a guardare.




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