Il parigino "Journal des savants" del 12 settembre 1678 pubblicò che Pierre Besnier, fabbricante di serrature a Sablé (Maine-et-Loire), aveva inventato una macchina a quattro ali per volare.
La descrizione dell'insolito apparecchio era accompagnata dalla figura allegata.
 
"Questa macchina - spiegava il periodico - consiste in due bastoni che hanno ad ogni fine una struttura oblunga di taffetà, la qual è piegata dall'alto in basso come foglie che paiono rotte. Quando si vuole volare si regolano questi bastoni sulle proprie spalle, in modo che ci siano due strutture davanti e due dietro. Le ossature anteriori sono manovrate manualmente, e quelli anteriori dai piedi collegati ad una fune.
L'ordine di azionare questi tipi d'ala è tale, che quando la mano destra fa abbassare l'ala dritta della parte anteriore (A), il piede sinistro fa calare per mezzo della corda (E) l'ala sinistra di dietro (B). In seguito è la mano mancina, che fa abbassare l'ala sinistra della parte anteriore (C), il piede dritto fa abbassare dal mezzo della corda l'ala diritta anteriore (D), ed alternativamente in diagonale.
Questi movimenti in trasversale ci sembrano molto ben immaginati, poiché è quello che è naturale sia ai quadrupedi sia agli uomini quando camminano o nuotano; e ciò fa bene sperare nel successo della macchina. Si crede tuttavia che, per renderla più di grande impiego, vi mancano due cose.
La prima
- continua il cronista Toynard - è che occorrerebbe aggiungere qualcosa molto di leggero e di gran volume che, applicato a qualche parte del corpo dell'uomo servisse per controbilanciare nell'aria il peso del guidatore; e seconda cosa, sarebbe utile che vi si applicasse una coda, poiché servirebbe a sostenere e condurre quello che volerebbe; ma ci sono delle difficoltà nei movimenti per riuscire a manovrare la direzione a questa coda.
Varie esperienze sono state fatte in precedenza ed inutilmente da molte persone.
Attualmente, l'inventore lavora ad una nuova versione più completa. dell'attuale.
Non pretende tuttavia di potersi alzare da terra, né sostenersi molto a lungo nell'aria, a causa del difetto della forza e della velocità e degli sforzi necessari per agitare spesso ed efficacemente questi tipi d'ali. Ma garantisce che, partendo da un luogo elevato, potrebbe sorvolare facilmente un fiume, anche di larghezza considerevole, avendo già fatto sorvoli di discrete distanze ed in varie altezze.
Egli afferma di avere inizialmente fatto le prime prove salendo su uno sgabello, in seguito da un tavolo, da una finestra poco alta, da quelle del secondo piano, ed infine dalla cima di un granaio da dove riuscì a planare sulle case dei vicini
."
 
Il documento storico qui riprodotto è insufficiente per affermare che il Besnier abbia veramente volato.
Qualcuno, all'epoca, ipotizzò che un apparecchio simile avesse la possibilità di funzionare al modo di un paracadute, ma allora non poteva avere l'aspetto della figura unita alla notizia.
 
Gli esperimenti dell'intraprendente artigiano suscitarono un notevole interesse fra i francesi d'ogni regione e molti curiosi - oggi diremmo "turisti"- si misero in viaggio verso Sablé per assistere alle dimostrazioni pubbliche de "l'homme volant".
Si rese necessario, per ospitare quella massa di "pellegrini", allestire, nelle zone del passaggio, numerosi centri d'ospitalità con soddisfazione dei locandieri e dei bottegai dei luoghi.
Caratteristica prova dell'evento è la targa di uno di quegli "alberghi" che si è salvata nonostante siano trascorsi oltre tre secoli.

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